Bibliografia tematica

 

Renato De Fusco, Storia del design, Roma-Bari, Editori Laterza, 1985 (2007, VIII ed.).

Gabriella D’Amato, Storia del design, Milano, B. Mondadori, 2005 (integrando con opportune letture gli argomenti non trattati dal libro: l’invenzione della stampa, l’industrialesimo fra ‘700 e ‘800, le Arts and Crafts e l’opera di Morris).

Nikolaus Pevsner, I pionieri dell’architettura moderna. Da William Morris a Walter Gropius, Milano, Garzanti, 1983 (edd. sgg.; trad. it. dell’ed. londinese del 1974 di Pioneers of Modern Design…, derivata dalle precedenti del 1936, 1949, 1960).

Gillo Dorfles, Introduzione al disegno industriale. Linguaggio e storia della produzione di serie, Torino, Einaudi, 1972 (e succ. edd.).

Tomás Maldonado, Disegno industriale: un riesame, Milano, Feltrinelli, 2005 ("Campi del sapere/Feltrinelli") (I ed.: ivi 1976).

Maurizio Vitta, Il progetto della bellezza. Il design fra arte e tecnica, 1851-2001, Torino, Einaudi, 2001.

Capire il design, a cura di Andrea Branzi, Firenze, Giunti / Scala, 2007.

Alberto Bassi, Design anonimo in Italia. Oggetti comuni e progetto incognito, Milano, Electa, 2007 (“Design & grafica”, 4).

Vanni Pasca, Lucia Pietroni, Christopher Dresser 1834-1904, il primo industrial designer. Per una nuova interpretazione della storia del design, Milano, Editori di Comunicazione-Lupetti, 2001.

Henry van de Velde, Per il nuovo stile, a cura di Hans Curjel, Milano, Il Saggiatore, 1966 (ed. orig.: Monaco 1955).

Adolf Loos, Parole nel vuoto, Milano, Adelphi, 1972 (edd. sgg.; ed. orig.: Parigi 1921 e Innsbruck 1931).

Giulio Carlo Argan, Walter Gropius e la Bauhaus, Torino, Einaudi, 1951 (e succ. edd.).

Giulia Veronesi, Stile 1925. Ascesa e caduta delle Arts Déco, Firenze, Vallecchi, 1978.

Il déco in Italia, a cura di Fabio Benzi, Catalogo della mostra di Roma, 20 marzo-13 giugno 2004, Milano, Electa, 2004.

Karl Mang, Storia del mobile moderno, Roma-Bari, Editori Laterza, 1998 (VI ed.; I ed. ital.: ivi 1982; ed. orig.: Stoccarda 1978).

Irene de Guttry, Maria Paola Maino, Il mobile liberty italiano, Roma-Bari, Editori Laterza, 1994 (II ed.; I ed. ivi 1983).

Irene de Guttry, Maria Paola Maino, Il mobile déco 1920-1940, Roma-Bari, Editori Laterza, 2006 (II ed.;  ed. ivi 1988).

Irene de Guttry, Maria Paola Maino, Il mobile italiano degli anni Quaranta e Cinquanta, Roma-Bari, Editori Laterza, 1992.

Maria Paola Maino, Cent'anni di mobili per l'infanzia in Italia 1870-1970, Roma-Bari, Editori Laterza, 2003.

Renato De Fusco, Le Corbusier designer: i mobili del 1929, Milano, Electa, 1976.

Enciclopedia Universale dell’Arte, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1980-84 (I ed., Venezia-Roma, Istituto per la Collaborazione Culturale, 1958-67): S. Ferri et alii, “Artigianato”, vol. I, colonne 799-816; F. Barberi et al., “Grafica e Arte del Libro”, vol. VI, col. 508-557, tavv. 311-332; G. Dorfles, “Industrial Design”, vol. VII, coll. 521-542, tavv. 289-308; G. C. Argan, “Progettazione”, vol. XI, coll. 55-62; L. Salerno et al., “Propaganda e pubblicità”, ivi, coll. 62-74, tavv. 53-76; G. Alvisi, “Suppellettile”, vol. XIII, coll. 414-455, tavv. 147-182; G. C. Argan, “Tipologia”, vol. XIV, coll. 1-15; “Utensili”, ivi, coll. 650-655, tavv. 113-139.

Per una valutazione sociologica delle questioni del design nel mondo contemporaneo, dalla cultura ancora materiale della prima epoca industriale al dilagare della realtà virtuale dell'odierna era post-industriale, e per un'introduzione a temi e problemi di psicologia della forma e di ergonomia inerenti al design:

Thorstein Veblen, La teoria della classe agiata. Studio economico sulle istituzioni, Torino, Giulio Einaudi editore, 1971 ("Nuova Universale Einaudi", 121) (I ed. ital.: ivi 1949; ed. orig.: The Theory of the Leisure Class: An Economic Study of Institutions, New York, The Macmillan Company, 1899); testo in lingua originale disponibile all'indirizzo www.gutenberg.org/etext/833

Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare, Milano, Net, 2002 ("Quality Paperback", 15) (ed. orig.: Understanding Media: the extensions of man, New York, The New American Library, 1964).

Guy Debord, La società dello spettacolo, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2008 ("I Tascabili", 32; contiene: Commentari sulla società dello spettacolo) (ed. orig.: La Société du Spectacle, Paris, Buchet-Chastel, 1967; Commentaires sur la Société du Spectacle, Paris, Gérard Lebovici, 1988). La versione integrale tradotta del libro, che per principio ideologico non ha copyright, è disponibile on-line al seguente indirizzo: www.scienzepostmoderne.org/Libri/SocietaDelloSpettacolo/SocietaDelloSpettacolo.htm

Jean Baudrillard, Il sistema degli oggetti, Milano, Bompiani, 1972 (IV ed. “Tascabili Bompiani”, nov. 2009; ed. orig.: Le système des objects, Paris, Gallimard, 1968).

Naomi Klein, No logo. Economia globale e nuova contestazione, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2007; ed. orig.: No logo. Taking Aim at the Brand Bullies, Knopf Canada, 2000.

Donald A. Norman, La caffettiera del masochista. Psicopatologia degli oggetti quotidiani, Firenze, Giunti, 2005 ("Psicologia") (I ed. ital.: ivi 1990; ed. orig.: The Design of Everyday Things, New York, Dubleday, 1988.

Vanni Codeluppi, La vetrinizzazione sociale. Il processo di spettacolarizzazione degli individui e della società, Torino, Bollati Boringhieri, 2007 ("Temi").

Giovanni Garroni, Elogio dell'imprecisione. Percezione e rappresentazione, Torino, Bollati Boringhieri, 2004 ("Saggi. Arte e letteratura").

Opere di consultazione:

notevole strumento di informazione e di studio è la storia del design illustrata da schede nei dieci volumi di Design in 1000 oggetti. Phaidon Design Classics, Roma, Gruppo Editoriale l'Espresso, 2008 ("La Biblioteca di Repubblica-L'Espresso") (ed. orig.: London, Phaidon Press Limited, 2006). Ma la frettolosa revisione dei testi tradotti ha prodotto un'opera piena di sviste e refusi, il che può infastidire la lettura. L'impeccabile qualità solo apparente di prodotti di largo consumo è, del resto, il segno di una degenerazione delle facoltà critiche del consumatore, abbagliato e raggirato dal design applicato alla logica aberrante del consumismo, alla quale non si sottrae il "lavoro intellettuale salariato": che, nota Debord, "tende normalmente a seguire la legge della produzione industriale della decadenza, in cui il profitto dell'imprenditore dipende dalla rapidità di esecuzione e dalla cattiva qualità del materiale impiegato" (Introduzione alla IV ed. ital. di La società dello spettacolo, Firenze, Vallecchi, 1979).